lunedì 25 febbraio 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



Arrivarono a casa di lei. Scesero dall’auto, furono l’uno di fronte all’altra. Si guardarono.
Alois parlò per primo: “Amore, andiamo dentro e prendiamo i tuoi bagagli.”
Miranda cominciò a respirare di nuovo. Entrarono in casa. L’odore della legna bruciata nel camino ebbe su di loro l’effetto di una stilettata. Erano i loro odori, testimoni della loro appartenenza, di tutto il loro amore esploso improvviso e inaspettato, quel loro amore stregato e sacro, più tenace della roccia. Solo l’ineluttabile, avrebbe potuto distruggerlo.
Lei salì al piano superiore. Diede un rapido sguardo alla stanza che era l’unica testimone della loro unione. Decise di lasciare tutto com’ era. Al suo rientro voleva ritrovare tutto così. Intatto.
In macchina non si dissero più nulla. Giunsero in prossimità del centro città e lui le disse: “ Ti amo”.
“Anche io, ti amo.” Rispose Miranda con un filo di voce. Non si guardarono. Era fin  troppo difficile andare avanti.


Arrivarono a casa di lui. Entrarono. Lei ritrovò l’odore oramai famigliare, e accogliente. Si rilassò. In quel momento usciva dalla biblioteca Laura, che non appena vide l’amica e il padre, iniziò a saltellare per la gioia...

                                     (tratto dal romanzo L'Odore Profano                continua...)
                                                                                                                Nicla

sabato 23 febbraio 2013

wherever yuo will go...

Foto: bella giornata! Buon sabato a tutti. :) Here now!

                                                                                                                              Nicla

tratto dal romanzo L'Odore Profano



....  farò tutto ciò che mi ordinerai, ma ti supplico, non abbandonarmi... mai.”
Lei restò in silenzio. Era talmente assorta nei suoi pensieri, che non gli rispose subito, ma alzò il suo bel volto verso di lui. Aveva gli occhi splendenti, le gote rosate, le labbra carnose erano scarlatte per i tanti baci, dati e avuti.
“Sei incantevole bimba. Tu non sai cosa provo in questo momento, vorrei che rimanessimo qui, per sempre.” Lei sentì nella sua voce, in quella nota ripetuta, una sorta di cieca disperazione. Si girò prendendogli le mani, lo fece alzare, lo fissò, e in un sussurro gli chiese: ”Devi tornare a casa?”
“No, resto qui, con te.”
“E… Giulia?”, domandò, a fil di labbra.
“Ora no! Non voglio parlarne. Siamo tu e io, il resto del mondo si trova di là di queste mura! Avremo tempo per affrontare anche questo”. Parlò con amarezza.
Lei abbassò gli occhi.
Alois la prese in braccio e l’adagiò sul divano. Le sfilò con tenerezza l’accappatoio, iniziò a baciare i piccoli piedi, accarezzando il suo corpo levigato. La baciò lungo le gambe leggiadre e quando raggiunse il suo sesso, cercò un varco con le labbra...

    
                                            (tratto dal romanzo L'Odore Profano... continua...) 

                                                                                                                                  Nicla