mercoledì 27 febbraio 2013
martedì 26 febbraio 2013
tratto dal romanzo L'Odore Profano
… Miranda, doveva avere qualcosa di più… molto di
più. Le fece tenerezza. Quel volto da bambina, quegli occhi tristi, sperduti.
“Miranda, vuoi bere qualcosa di forte?
Penso ti darà un po’ di forza.”
Lei alzò lo sguardo verso di lui, fece per
parlare, ma ci ripensò. Restò in silenzio.
Antonio le porse un bicchiere dove aveva
versato due dita di cognac.
Sorseggiò un po’ del fragrante liquore, lo
sentì scorrere dentro di sé. Le infuse
calore.
Si sentì subito meglio, il coraggio le
ritornò. Avvertì il ritorno della forza. Parlò.
“Riterrei opportuno, che tu mi dessi delle
spiegazioni.” Il tono della voce era spento,
ma ne rivelava, comunque, la forza.
“Ci sarebbero molte cose da dire, cara, ma
procederemo un po’ alla volta. Alois è
nello studio in fondo al corridoio, è a colloquio con il Questore. Ti senti
meglio ora”? Parlò a voce bassa. Notò
un bagliore passare nei suoi occhi. Lei lo guardava interrogativa.
“Puoi spiegarmi meglio che cosa sta succedendo?”, gli chiese risoluta.
“Per gradi. Adesso la cosa che più conta
per te, è che lui sia qui, a pochi passi di distanza… n’est ce pas?”
“Posso sapere perché mi parli così?”
“Bambina, so tutto di voi due. Alois mi ha
confessato ogni cosa. Su, rilassati, e fidati di me”.
Miranda, lo fissava con i suoi grandi occhi
grandi… luminosi, bellissimi. Era turbata, e sul punto di piangere.
“Piangi, se ritieni ti possa aiutare a
stare meglio. Fai come se io non ci fossi”.
Lei non gli rispose. Posò le mani sul
volto, e pianse silenziosamente.
( tratto dal romanzo L'Odore Profano continua...)
Nicla
lunedì 25 febbraio 2013
tratto dal romanzo L'Odore Profano
Arrivarono
a casa di lei. Scesero dall’auto, furono l’uno di fronte all’altra. Si
guardarono.
Alois
parlò per primo: “Amore, andiamo dentro e prendiamo i tuoi bagagli.”
Miranda
cominciò a respirare di nuovo. Entrarono in casa. L’odore della legna bruciata
nel camino ebbe su di loro l’effetto di una stilettata. Erano i loro odori,
testimoni della loro appartenenza, di tutto il loro amore esploso improvviso e
inaspettato, quel loro amore stregato e sacro, più tenace della roccia. Solo
l’ineluttabile, avrebbe potuto distruggerlo.
Lei
salì al piano superiore. Diede un rapido sguardo alla stanza che era l’unica
testimone della loro unione. Decise di lasciare tutto com’ era. Al suo rientro
voleva ritrovare tutto così. Intatto.
In
macchina non si dissero più nulla. Giunsero in prossimità del centro città e
lui le disse: “ Ti amo”.
“Anche
io, ti amo.” Rispose Miranda con un filo di voce. Non si guardarono. Era fin troppo difficile andare avanti.
Arrivarono
a casa di lui. Entrarono. Lei ritrovò l’odore oramai famigliare, e
accogliente. Si rilassò. In quel momento usciva dalla biblioteca Laura, che non
appena vide l’amica e il padre, iniziò a saltellare per la gioia...
(tratto dal romanzo L'Odore Profano continua...)
Nicla
domenica 24 febbraio 2013
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