venerdì 3 maggio 2013

fall in love...

I love you 

                    Nicla








tratto dal romanzo L'odore Profano




Miranda ed Alois si erano sentiti tutti i giorni, cosicché erano già d’accordo che lui sarebbe andato a prenderla al suo arrivo.
Era lì ad aspettarla. La vide arrivare, bella e radiosa. Si rese conto di quanto le fosse mancata, ancor più di quanto non avesse ammesso a se stesso. Miranda lasciò andare la borsa da viaggio per terra e gli corse incontro, lui la prese tra le braccia, la strinse così forte che le mancò il respiro.
“Non voglio stare da solo, non hai idea del vuoto che ho sentito intorno a me. Lo sai che non riesco a vivere senza di te. Ti prego…”
Come il solito, Miranda, rimase scossa da tanta fragilità. Non le era chiaro il perché Alois dimostrasse sempre disperazione ogni qualvolta lei non c’era, era come se gli mancasse l’aria e non riuscisse più a respirare.
“Amore, devi stare tranquillo, io ti amo, ora sono qui con te. Ti prego, mi fai sentire in colpa, lo sai che sono legata alla mia famiglia, ma ho dimezzato le vacanze pur di ritornare prima da te.”
“Mirì, forse io sono troppo innamorato di te. Sono innamorato come mai nella mia vita. Tu, sei la mia stessa vita. Quando non ci sei, mi manca tutto. Riesci a capirmi?”
“Sì, lo capisco… ma devi avere fiducia in me.” Rispose Miranda seriamente.
“Non è la fiducia in te che mi manca. Ho il timore che qualcosa possa accadere, che ci possa dividere e, io non ho mai provato un sentimento così forte. Però hai ragione tu, ti prometto che cercherò di essere meno apprensivo.”
“Ora andiamo a casa, ho bisogno di toccarti, di stringerti. Andiamocene via amore.”
Desideravano la stessa cosa. La necessità del loro amore, dei loro corpi, stretti. Era urgente.
Sfrecciarono veloci per le strade cittadine. Poco dopo erano fuori del centro della città, ed in lontananza si vedevano le colline stagliarsi scure nel fosco cielo invernale. Giunsero a casa, quella ormai era la loro casa, il viale era stato ben ripulito, e i rami dei grossi pini avevano scaricato al suolo quasi tutta la neve.
Era davvero bello il giardino di Miranda.
Appena entrati lasciarono cadere i cappotti e i bagagli sulla poltrona all’ingresso. Alois prese in braccio Miranda. Baciandola con voluttà salì la scala e furono nella stanza da letto. Ed ecco il loro odore, l’odore della loro vita legata. Inconfondibile. Era una combinazione conforme alla loro stessa essenza vitale.
Esattamente come la prima volta! Nulla era cambiato, la stessa esaltazione, l’abbandono totale, quel piacere lento, sinuoso, che toccava la mente. La fusione totale dei sensi. A Miranda sfuggì un grido di intenso piacere nel momento in cui loro furono completamente: corpo e anima. Alois tremò tra le sue braccia. In quell’istante, comprese realmente quanto lei gli fosse mancata. Fino ad allora, probabilmente, non lo aveva compreso, o sentito a fondo. Ma come la luce squarcia il buio, e dà la possibilità di vedere chiaramente le ombre, a Miranda fu anche fin troppo chiara la forza del suo amore. Questo particolare la colpì. Ne rimase intensamente impressionata. Giurò a sé stessa che non l’avrebbe mai ferito, in alcun modo. Alois, meritava solo di essere amato.
Trascorsero un’intensa notte d’amore. Alois era felice, non solo perché aveva tra le...

    ( tratto dal romanzo L'Odore Profano  continua... )

                                                     Buon fine settimana,      Nicla

.... love is ...


Tutto quello che cerchi, é  davanti a te. Perché andare lontano... perdersi... soffrire... rinunciare.
Se sai, davvero che cosa stai cercando, fermati!
Pensa, e osserva.
Impara a conoscere te stesso. Così, potrai vedere dentro di te e, che cosa stai davvero cercando.
Non essere un'isola.
Non restare solo.
La solitudine, é una condizione dell'anima.
Puoi scegliere.

Ciao... Nicla
tu

love... is

Il vento dell'essere
Il vento va, senza curarsi
delle fronde squassate
coriandoli vegetali alla rinfusa
né delle canne prone
saggiamente sommesse
il tempo necessario alla tempesta
che indugia, ma deve pur passare.
Ma i miei mulini a vento
restano fermi là nel deserto
della mia coscienza sopita.
Attendono aliti che forse mai verranno
perché la realtà mi è contraria
mi necessità vitale l'illusione

d'un mondo ideale possibile. 


                                            un saluto, Nicla