mercoledì 15 maggio 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



Come al solito Giulia diede disposizione per la cena. Alle otto precise arrivò Alois. Appena entrato, in quella che era stata per molti anni la sua casa, percepì immediatamente come il suo odore, gli fosse diventato estraneo. Si sentì a disagio e fuori posto. Teresa gli andò incontro salutandolo, come d’abitudine. E, mentre l’aiutava a sfilarsi il cappotto, si sentì un uomo diverso. Tutto era cambiato. Si sentiva estraneo alle solite cose. Raggiunse Giulia e Laura nel saloncino verde per l’aperitivo. Era tutto così insolito, quella era stata la sua casa… la casa che aveva regalato a Giulia per il loro matrimonio e dove, pareva regnasse l’armonia e l’amore. Quella casa in cui, ogni piccola cosa era stata scelta insieme e aveva fatto parte della loro vita di coppia. In quel momento si rese conto che quella casa, oramai, era lontana da lui mille anni luce. Laura gli andò incontro abbracciandolo. Poi, salutò Giulia. Per fortuna Laura aveva molte cose da raccontare. Tenne banco per tutta la durata della cena, togliendo dall’imbarazzo del silenzio la sua  famiglia.
Venne il momento di affrontare l’argomento.
Fu Alois a parlare.
“Laura, noi… dobbiamo parlare… ti chiedo solo un po’ di attenzione, è una cosa di estrema importanza.”
“Non sono stupida papà, credo di avere già capito abbastanza. Voi vi state lasciando, è così?”
“Tesoro, non prenderla in questo modo…”
“Scusa tanto, in che modo dovrei esprimermi, mamma?”
“Laura, è un argomento molto importante... e sì, hai capito bene. Noi, ci stiamo lasciando. Sei una ragazza in gamba… avevi già intuito tutto.”
“Io, cosa dovrei fare?” Chiese Laura.
“Niente, continuerai la tua vita di sempre. Io sarò qui in città, tua madre invece ha i suoi interessi… in Africa, pertanto farà la spola tra Italia e Zambia fino alla sentenza della separazione legale. Cercherò, anzi, farò l’impossibile per ottenerla quanto prima. Per il bene di tutti.”
“E, com’è successo? Che cosa é accaduto, per giungere a questo punto?”
“Hai diritto di sapere la verità.” Alois le raccontò tutto quello che era successo, tralasciando alcuni particolari, che Laura non era tenuta a sapere.
“Ah, è così! Tu hai un’altra! Come hai potuto? La mamma è la più bella donna della terra, non me la sarei mai aspettata da te, una simile vigliaccata!”
“Laura, non parlare così a tuo padre. Sei giovane, alcune cose possono sfuggirti, ma per l’amor di Dio, non dire cose senza conoscere la loro gravità.” Giulia era molto contrariata dall’atteggiamento della figlia.
“Non ho mai cercato nulla al di fuori della mia famiglia, ma… alle volte, le cose accadono e senza un motivo apparente. Capitano, e basta.”
“Posso sapere chi è, la conosco?”
“Sì la conosci, e ti dirò chi è, è inevitabile… lo scopriresti comunque…”
“Non so neppure io chi sia… non lo volevo sapere, ma ora, tanto vale… parlarne.”. Disse Giulia.
“Miranda. E’ le, la donna che amo.”
“Coosa”? Laura era sbiancata.
Giulia non disse nulla.
“Non entrerò nei particolari, ma è stato il classico colpo di fulmine.”
Seguì un silenzio pesante, fu Laura a parlare per prima.
“Vivrete qui?”
“No, questa casa è tua e di tua madre, è stato il mio regalo di nozze.”
“Mamma, posso farti una domanda? Devi dirmi la verità, oppure non mi rispondere.”
“Sì cara, ti dirò tutto ciò che vuoi”.
“La tua, come dire, smania di tornare in Africa, a cosa è dovuta?”
“Mi sono innamorata di un uomo meraviglioso, non potrei più vivere senza di lui.”
Alois stava in silenzio, la cosa l’aveva colto di sorpresa.
“E’ un uomo di colore, mamma?”
“Sì, ovvero sua madre è inglese e il padre africano.”
“Com’è? In pratica che tipo è?”
“E’ una persona unica, è uno.............

                         (tratto dal romanzo L'Odore Profano    continua.... )
                             Una buona giornata, a tutti!            Nicla

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                                  Nicla

martedì 14 maggio 2013

per voi...

Buona giornata. Un fiore é sempre una cosa gradita!
Ciao, Nicla

http://www.jndyos.com/Fiori1/235.jpg

Loneliness is...


La solitudine é una condizione dell'anima.
Il pensiero trafigge, e porta lontano.
Ritrovare se stessi richiede forza interiore.
Non é impossibile.
Ci vuole molto coraggio.
Il coraggio di vivere.
Non la paura di vivere.

Un abbraccio a tutti voi che mi seguite, Nicla