giovedì 7 marzo 2013

trato dal romanzo L'Odore Profano



"Sono accadute delle cose che non mi hanno consentito di uscire dallo studio. Soltanto quando sarà possibile te ne parlerò. Prometto. Per ora, meno ne sai e meglio è.”
Miranda, liberato il cuore dalla morsa che lo stringeva, non desiderava altro che sentirlo vicino, poterlo toccare, appoggiarsi al suo petto, forte e avvolgente. Tutto il resto veniva dopo.
Poco più tardi, un colpetto discreto alla porta, lì riportò al presente.
“Sì, entra pure.”
Il loro buon amico entrò. Dai loro volti, ora lucenti, capì di aver reso loro un enorme favore. Ne fu davvero appagato.
“Come posso aiutarvi, dimmi Alois, farò tutto quello che mi chiedi.”
“No, sto abusando sin troppo di te. Ora ritorniamo a casa tutti e tre assieme, e poi… si vedrà.” Sembrava che avesse lasciato in sospeso la frase, in realtà, stava già pensando ad altro. C’era adesso questa nuova causa, si trattava di una storia scottante, che coinvolgeva alcuni personaggi nelle “alte sfere”. Occorreva condurre la cosa con molta discrezione, senza far trapelare nulla, altrimenti si sarebbero trovati tutta la stampa addosso, impedendo loro di muoversi liberamente e con la massima riservatezza. Dovevano riuscirci, a tutti i costi, la posta in gioco era troppo alta.

                               (tratto dal romanzo L'Odore Profano    continua....) 
                                                                  Nicla
 





good morning!



  Nicla

mercoledì 6 marzo 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano... miranda... Alois....

quando l'amore oltrepassa la linea dell'orizzonte... oltre... osa... vuoi...            AMA!

                                                                                                   Nicla

tratto dal romanzo L'Odore Profano



Miranda era volata a prendere il piumino e i guanti. Scese, trovò Antonio pronto per uscire.

Fuori il freddo pungente servì a scuoterla. Fu come una sferzata.

Antonio, che conosceva tutta la storia, comprendeva benissimo il suo stato d’apprensione. Così aveva colto la palla al balzo, e l’aveva portata con sé. Ora, però, era già pentito, le doveva delle spiegazioni. Miranda non era a conoscenza del gruppo di persone a cui appartenevano Alois ed Antonio. Era una sorta di Loggia Massonica. Si riunivano segretamente, soprattutto quando c’erano cose così delicate da discutere o da affrontare. Potevano accedere a canali “straordinari.”

Antonio non parlò per tutto il tragitto. Avrebbe pensato dopo, su come affrontare la questione, qualora si fosse posta la necessità.

Arrivarono. Le luci provenienti dello studio di Alois erano accese. Miranda non sapeva più che cosa pensare, a quel punto ci rinunciò. Tra non molto qualcuno si sarebbe degnato di darle qualche spiegazione.
Entrarono nel palazzo. Antonio aveva le chiavi, in quanto anche lui disponeva di uno studio nello stabile quando si trovava a Padova. Entrarono. Tutto, era finemente arredato, con molta classe e sobrietà. Nel vasto corridoio si affacciavano molte porte. Erano quasi tutte aperte e, passando si poteva intravederne il raffinato mobilio, i pregiati tappeti e le stampe di valore. Due porte erano chiuse.... 

                                   (tratto dal romanzo L'Odore Profano         continua....)

Nicla