giovedì 7 marzo 2013

trato dal romanzo L'Odore Profano



"Sono accadute delle cose che non mi hanno consentito di uscire dallo studio. Soltanto quando sarà possibile te ne parlerò. Prometto. Per ora, meno ne sai e meglio è.”
Miranda, liberato il cuore dalla morsa che lo stringeva, non desiderava altro che sentirlo vicino, poterlo toccare, appoggiarsi al suo petto, forte e avvolgente. Tutto il resto veniva dopo.
Poco più tardi, un colpetto discreto alla porta, lì riportò al presente.
“Sì, entra pure.”
Il loro buon amico entrò. Dai loro volti, ora lucenti, capì di aver reso loro un enorme favore. Ne fu davvero appagato.
“Come posso aiutarvi, dimmi Alois, farò tutto quello che mi chiedi.”
“No, sto abusando sin troppo di te. Ora ritorniamo a casa tutti e tre assieme, e poi… si vedrà.” Sembrava che avesse lasciato in sospeso la frase, in realtà, stava già pensando ad altro. C’era adesso questa nuova causa, si trattava di una storia scottante, che coinvolgeva alcuni personaggi nelle “alte sfere”. Occorreva condurre la cosa con molta discrezione, senza far trapelare nulla, altrimenti si sarebbero trovati tutta la stampa addosso, impedendo loro di muoversi liberamente e con la massima riservatezza. Dovevano riuscirci, a tutti i costi, la posta in gioco era troppo alta.

                               (tratto dal romanzo L'Odore Profano    continua....) 
                                                                  Nicla
 





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