sabato 9 febbraio 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



La cena si svolse gradevolmente, sembrava che il mondo, con i suoi problemi, fosse stato tagliato fuori da quelle mura, ed il pensiero istintivo di Miranda fu riconfermato: in quella casa si respirava “Armonia”.
Nessuno parlò né di lavoro, né di altre cose che potessero escludere dalla conversazione qualcuno dei commensali, la serata trascorreva serena ed il tempo passava veloce.
Mentre sorseggiava un buon vino bianco, nel sollevare lo sguardo, Miranda incontrò lo sguardo di Alois. Non si era accorta di quanto fosse bello! I suoi occhi erano di un colore difficile da stabilire con la luce artificiale ma, probabilmente erano di un azzurro intenso, profondi come l’acqua di un lago, c’era da affogarci dentro! Il naso virile, leggermente aquilino, conferiva al suo sguardo una tale fermezza che solo le sue labbra sensuali riuscivano a mitigarne la forza. Miranda si sentì improvvisamente inquieta, forse aveva bevuto troppo, e non era abituata. Il suo sguardo passò sopra di lui, guardò oltre la finestra, e fu allora che si accorse che stava nevicando. 


                                                                                   (continua.... )

Nicla

venerdì 8 febbraio 2013

tratto dal romanzo 'L'Odore Profano'



Entrarono nel saloncino verde e fu subito chiaro il perché del suo nome. Sembrava di essere all’interno di un grande giardino, dove piante d’ogni tipo e grandezza erano distribuite nella sala. Non ce n’era una fuori luogo o non sistemata nel posto giusto, il verde regnava sovrano. I diversi odori che emanavano le piante, delle specie più varie, nel mescolarsi tra loro davano origine ad un profumo di rara freschezza, di cui sicuramente nessun maestro profumiere sarebbe mai riuscito a catturarne l’essenza.


tratto dal romanzo L'Odore Profano       (continua...)

giovedì 7 febbraio 2013

tratto dal romanzo: L'Odore Profano



Miranda si innamorò all’istante di quella casa, ne percepì l’atmosfera. Non solo per la sua raffinata bellezza, ma per gli odori che in essa si respiravano.  Lei era fermamente convinta, da sempre, che tutte le cose vivessero e avessero un loro spirito e, come gli esseri umani, avessero un loro destino. Ma era soprattutto la “casa”, la quale teneva raccolte al suo interno le persone che ci abitavano e ci vivevano, a dare le sensazioni più forti, in quanto in essa si poteva respirare l’essenza stessa delle loro esistenze.  In ogni caso la sensazione che si prova la prima volta è quella che rimane per sempre; queste, erano le ferme convinzioni di Miranda.
E, in quella casa, si respirava armonia.


tratto dal romanzo L'Oore Profano       (continua...) 

Nicla