Sì!
Nicla
giovedì 21 febbraio 2013
tratto dal romanzo L'Odore Profano
..... Lentamente,
cominciò a sbottonargli la camicia. Iniziò dai polsi, poi davanti e, a ogni
bottone che liberava dall’asola, deponeva un piccolo bacio sulla delicata
peluria del suo petto. Gli sfilò la camicia. Alois la strinse forte a
sé, la baciò di nuovo sulla bocca, gustandola: sapeva ancor più di buono ora che i loro
sapori e i loro odori si erano mischiati. Lei accarezzò con le dita tremanti
prima il suo petto, e poi iniziò a scendere con la mano, verso il bacino. Egli
fu scosso da un brivido assoluto, quando la mano di lei sfiorò il suo sesso.
Gli sfilò con cura i pantaloni. Non aveva il coraggio di guardarlo. era intimidita dalla sua audacia. Lui allungò
il braccio, glielo passò sui fianchi attirandola a sé, e fu allora che lei
sentì la potenza della sua virilità. Finì di spogliarla, e rimase ad ammirarla,
stregato, ammaliato dal suo splendore. La pelle perlacea… morbida. I giovani
seni erano turgidi e ben fatti, i capezzoli assomigliavano a due piccole olive
scure. Il ventre, piatto, finiva sul monte di Venere, ricoperto da una delicata
peluria color del miele d’acacia. Le gambe lunghe e ben tornite erano senza
dubbio l’opera di uno scultore, i piedi erano piccoli e sensuali. Alois si appoggiò
su di lei delicatamente. Mentre entrava... penetrandola.
Fu
un attimo. Una barriera ne impediva l’imbocco.
“Cristo,
Miranda... è... la prima volta!”
Lei non parlò, spinse con
forza il bacino verso l’alto, e con le mani appoggiate sui suoi glutei, lo
spinse con forza dentro di sé. Lui era....(tratto del romanzo L'Odore Profano, continua....)
Nicla
mercoledì 20 febbraio 2013
tratto dal romanzo L'Odore Profano
Lui fece scivolare un braccio dietro le spalle e l’altro sotto le ginocchia, la
prese in braccio, era morbida e leggera e, dal suo corpo emanava il profumo dei
prati, l’odore del grano maturo, che lui adorava. L’avvolse tra le braccia. La coprì di teneri baci. Sentiva un’emozione profonda, inebriante,
sconvolgente, viscerale. Si diresse verso le scale. Non conosceva la casa, ma
era guidato dal suo desiderio, dalle emozioni di quel momento così speciale. La
porta della camera da letto era aperta, entrò. L’adagiò con dolcezza sopra alle
coperte, la contemplò, come si contempla un’opera d’arte. Era estasiato dalla
sua bellezza. Si chinò su di lei, le prese una mano e vi depose un bacio. Lei
respirava con affanno, le girava la testa, si sentiva strana. Nessuno dei due
riusciva a parlare. Le baciò con calma gli occhi, affondò il volto nei suoi
capelli, odoravano di buono. Era l’odore dei campi di grano sotto il sole di
giugno, prima della mietitura, e dei papaveri. In quel momento capì. E, fu su quelle labbra, carnose e ben disegnate,
che le sussurrò “Amore”. Appoggiò le labbra su quelle di lei. Dio, com’erano
morbide e piene! Premette un po’ di più, e sentì che si schiudevano, come un
fiore al primo sole, per ricevere il suo caldo bacio. La lingua era fresca,
sapeva vagamente di pesca. La baciò a lungo. In perfetta armonia, pian piano,
sentì il corpo di Miranda rilassarsi e aderire al suo con trasporto. Non
tremava più. Non aveva più paura. Le sue dita scivolarono, lentamente, sulla sua camicetta, ne
liberò i bottoni, le posò le labbra sul collo. La sentì rabbrividire. Scese, lentamente
con la sua bocca arrivò fino a dove il seno iniziava ad arrotondarsi. Avvicinò le labbra al
capezzolo. Lo sentì indurirsi, continuò a baciarla, fino a che Miranda, con uno
scatto, lo girò sulla schiena, e fu sopra di lui. Lo baciò con passione,
lasciandolo senza fiato.
(tratto dal romanzo L'Odore Profan... continua...)
Nicla
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