giovedì 21 febbraio 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



..... Lentamente, cominciò a sbottonargli la camicia. Iniziò dai polsi, poi davanti e, a ogni bottone che liberava dall’asola, deponeva un piccolo bacio sulla delicata peluria del  suo petto.  Gli sfilò la camicia. Alois la strinse forte a sé, la baciò di nuovo sulla bocca, gustandola: sapeva ancor più di buono ora che i loro sapori e i loro odori si erano mischiati. Lei accarezzò con le dita tremanti prima il suo petto, e poi iniziò a scendere con la mano, verso il bacino. Egli fu scosso da un brivido assoluto, quando la mano di lei sfiorò il suo sesso. Gli sfilò con cura i pantaloni. Non aveva il coraggio di guardarlo. era intimidita dalla sua audacia. Lui allungò il braccio, glielo passò sui fianchi attirandola a sé, e fu allora che lei sentì la potenza della sua virilità. Finì di spogliarla, e rimase ad ammirarla, stregato, ammaliato dal suo splendore. La pelle perlacea… morbida. I giovani seni erano turgidi e ben fatti, i capezzoli assomigliavano a due piccole olive scure. Il ventre, piatto, finiva sul monte di Venere, ricoperto da una delicata peluria color del miele d’acacia. Le gambe lunghe e ben tornite erano senza dubbio l’opera di uno scultore,  i piedi erano piccoli e sensuali. Alois si appoggiò su di lei delicatamente. Mentre entrava... penetrandola.
Fu un attimo. Una barriera ne impediva l’imbocco.
“Cristo, Miranda... è... la prima volta!”
Lei non parlò, spinse con forza il bacino verso l’alto, e con le mani appoggiate sui suoi glutei, lo spinse con forza dentro di sé. Lui era....


                                           (tratto del romanzo L'Odore Profano, continua....) 

Nicla

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