..... Lentamente,
cominciò a sbottonargli la camicia. Iniziò dai polsi, poi davanti e, a ogni
bottone che liberava dall’asola, deponeva un piccolo bacio sulla delicata
peluria del suo petto. Gli sfilò la camicia. Alois la strinse forte a
sé, la baciò di nuovo sulla bocca, gustandola: sapeva ancor più di buono ora che i loro
sapori e i loro odori si erano mischiati. Lei accarezzò con le dita tremanti
prima il suo petto, e poi iniziò a scendere con la mano, verso il bacino. Egli
fu scosso da un brivido assoluto, quando la mano di lei sfiorò il suo sesso.
Gli sfilò con cura i pantaloni. Non aveva il coraggio di guardarlo. era intimidita dalla sua audacia. Lui allungò
il braccio, glielo passò sui fianchi attirandola a sé, e fu allora che lei
sentì la potenza della sua virilità. Finì di spogliarla, e rimase ad ammirarla,
stregato, ammaliato dal suo splendore. La pelle perlacea… morbida. I giovani
seni erano turgidi e ben fatti, i capezzoli assomigliavano a due piccole olive
scure. Il ventre, piatto, finiva sul monte di Venere, ricoperto da una delicata
peluria color del miele d’acacia. Le gambe lunghe e ben tornite erano senza
dubbio l’opera di uno scultore, i piedi erano piccoli e sensuali. Alois si appoggiò
su di lei delicatamente. Mentre entrava... penetrandola.
Fu
un attimo. Una barriera ne impediva l’imbocco.
“Cristo,
Miranda... è... la prima volta!”
Lei non parlò, spinse con
forza il bacino verso l’alto, e con le mani appoggiate sui suoi glutei, lo
spinse con forza dentro di sé. Lui era....(tratto del romanzo L'Odore Profano, continua....)
Nicla
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