sabato 23 febbraio 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



....  farò tutto ciò che mi ordinerai, ma ti supplico, non abbandonarmi... mai.”
Lei restò in silenzio. Era talmente assorta nei suoi pensieri, che non gli rispose subito, ma alzò il suo bel volto verso di lui. Aveva gli occhi splendenti, le gote rosate, le labbra carnose erano scarlatte per i tanti baci, dati e avuti.
“Sei incantevole bimba. Tu non sai cosa provo in questo momento, vorrei che rimanessimo qui, per sempre.” Lei sentì nella sua voce, in quella nota ripetuta, una sorta di cieca disperazione. Si girò prendendogli le mani, lo fece alzare, lo fissò, e in un sussurro gli chiese: ”Devi tornare a casa?”
“No, resto qui, con te.”
“E… Giulia?”, domandò, a fil di labbra.
“Ora no! Non voglio parlarne. Siamo tu e io, il resto del mondo si trova di là di queste mura! Avremo tempo per affrontare anche questo”. Parlò con amarezza.
Lei abbassò gli occhi.
Alois la prese in braccio e l’adagiò sul divano. Le sfilò con tenerezza l’accappatoio, iniziò a baciare i piccoli piedi, accarezzando il suo corpo levigato. La baciò lungo le gambe leggiadre e quando raggiunse il suo sesso, cercò un varco con le labbra...

    
                                            (tratto dal romanzo L'Odore Profano... continua...) 

                                                                                                                                  Nicla

venerdì 22 febbraio 2013

London

Mara and me   Foto: Mara e io. Londra ci manca già... presto ci ritorniamo.
Io l'adoro, Mara... pure. Kisses :)

Okay!

tratto dal romanzo L'Odore Profano



Continuarono a fare l’amore per ore… sino all’esaurimento delle loro forze.
S’infilarono sotto il piumone, abbracciati, scambiandosi, coccole, baci e dolcezze.
Miranda fu la prima ad atterrare sul pianeta terra.
L’orologio segnava le cinque del pomeriggio.
“Santo cielo, sono le cinque!”
“Ssst, stai qui. Vicino a me.”
“Avrei dovuto essere da Laura prima di mezzogiorno...”
“Io, in ogni caso, non le avevo assicurato che sarei passato a prenderti stamani.  sono Sono impegnato con un processo a Verona...”
“E… con l’udienza, come hai fatto?”
“Avevo avvertito Antonio che ero in ritardassimo a causa del traffico e di cominciare... pure, anche senza di me. C’era comunque l’altro collega, che collabora con me. E’ molto in gamba. Questo processo lo abbiamo preparato insieme, ci siamo stati sopra per mesi.”
“Dovrai telefonargli, dirgli qualcosa…”
“Mirì, non ho intenzione di uscire dalle tue braccia né da questo letto.”
Erano felici. Si strinsero ancora di più. Continuarono a baciarsi… sempre golosi, l’uno dell’altra.
Proprio in quel momento, il cellulare si fece sentire.
Alois, Allungò il braccio, raccolse i pantaloni dal pavimento, estraendo il telefonino.
“Ciao Antonio, com’è andata?”
“Amico mio, prima di risponderti, vorrei sapere: dove minchia sei?”
“Tranquillo, va tutto bene, non ho potuto raggiungerti. E’ una cosa importante, te ne parlerò... appena possibile.”
“Si tratta forse, di quella cosa che mi dovevi dire? Quando vuoi. Sai dove trovarmi.”
“Antonio, ti chiedo un favore. Non riesco a rientrare a casa stasera, perciò... se tu avessi bisogno di me, chiamami al cellulare, ok?”
“D’accordo, buona serata, ciao.”
Miranda era silenziosa. Cominciava a realizzare quanto era successo. Non ci voleva pensare. Sapeva solo che era profondamente felice.
Come se le avesse letto nel pensiero, Alois la strinse forte tra le braccia. Non riusciva a staccarsi da lei, gli mancava l’aria al solo pensiero. Come era possibile essere lo schiavo di una donna, anzi, di una fanciulla, così, in poche ore? O invece... se n’era innamorato fin dal primo istante, quando l’aveva vista la prima volta?  Non aveva mai creduto che esistesse il colpo di fulmine quello di cui tanto scrivevano poeti e romanzieri.
Eppure…
Stettero così, abbracciati, mentre l’immenso manto nero della sera avvolgeva la terra. E... i loro pensieri.
                                    (tratto dal romanzo L'Odore Profano....   continua...)
                                                                                                                     Nicla