sabato 23 febbraio 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



....  farò tutto ciò che mi ordinerai, ma ti supplico, non abbandonarmi... mai.”
Lei restò in silenzio. Era talmente assorta nei suoi pensieri, che non gli rispose subito, ma alzò il suo bel volto verso di lui. Aveva gli occhi splendenti, le gote rosate, le labbra carnose erano scarlatte per i tanti baci, dati e avuti.
“Sei incantevole bimba. Tu non sai cosa provo in questo momento, vorrei che rimanessimo qui, per sempre.” Lei sentì nella sua voce, in quella nota ripetuta, una sorta di cieca disperazione. Si girò prendendogli le mani, lo fece alzare, lo fissò, e in un sussurro gli chiese: ”Devi tornare a casa?”
“No, resto qui, con te.”
“E… Giulia?”, domandò, a fil di labbra.
“Ora no! Non voglio parlarne. Siamo tu e io, il resto del mondo si trova di là di queste mura! Avremo tempo per affrontare anche questo”. Parlò con amarezza.
Lei abbassò gli occhi.
Alois la prese in braccio e l’adagiò sul divano. Le sfilò con tenerezza l’accappatoio, iniziò a baciare i piccoli piedi, accarezzando il suo corpo levigato. La baciò lungo le gambe leggiadre e quando raggiunse il suo sesso, cercò un varco con le labbra...

    
                                            (tratto dal romanzo L'Odore Profano... continua...) 

                                                                                                                                  Nicla

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