ciao, Nicla
mercoledì 3 aprile 2013
tratto dal romanzo L'Odore Profano
Chissà
cosa avrebbe pensato Alois di quella sua fuga. Senza una parola. Un momento
così difficile per loro.
Sistemò
un po’ il letto, e ci s’infilò dentro. Era stanca e provata. Si addormentò
immediatamente.
Fu
travolta da incubi. Qualcosa batteva nella sua testa, il rimbombo le faceva
male, non riusciva a tirarsene fuori. Si svegliò, riemergendo dall’angoscia che
l’attanagliava, ma il rumore continuava a batterle in testa. Aprì gli occhi, e
capì che i colpi erano reali.
Saltò
giù dal letto, prese la prima cosa che le capitò tra le mani e l’ indossò, era la camicia di Alois
che era rimasta sulla poltrona. Corse giù per le scale. La pendola segnava le
tre di notte. Giunse dinanzi all’ingresso di casa. I colpi non cessavano. Radunò
le idee ancora confuse dal sonno. Chiese ad alta voce chi ci fosse, prima di
aprire la porta.
“Mirì,
per l’amor del cielo, aprimi subito!” La voce di Alois… era disperato.
Aprì,
prima ancora di rispondergli… si ritrovò tra le sue braccia, che la stringevano
forte. Sentì la bocca di lui sulla sua, assaporò il gusto salato… si accorse,
che piangeva.
“Non
farlo mai più”! Ora piangeva, senza vergogna. Era straziante, vederlo così.
Vulnerabile. Un uomo forte, sicuro di sè come lui, piangeva, continuando a
supplicarla di non lasciarlo, mai.
(tratto dal romanzo L'Odore Profano continua.....)
buon pomeriggio, Nicla
martedì 2 aprile 2013
tratto dal romanzo L'Odore Profano
Finito
di cenare, Laura, approfittò di un momento di pausa, catturò l’amica e la fece
salire in camera sua.
Appena
entrate, si rivolse a Miranda con un’aria combattiva.
“Si
può sapere cosa gli fai agli uomini tu?”
“Come?”
Miranda la guardava stranita.
“Non
vorrai farmi credere che non hai notato come ti guardava David!” Quasi gridò,
in malo modo Laura.
“Ma,
di’ sei impazzita?” Le disse di rimando l’amica.
“Già!
Con quell’aria da santarellina ci stai prendendo in giro tutti. Credi che sia
stupida? Rispondimi!”
Era
fuori di sé. Laura era scatenata. L’aggressione verbale era violenta.
“Calmati.
Per favore… spiegati. Non capisco di che cosa stai parlando!”
“Si,
hai ragione, ora mi calmo e ti spiego, una volta per tutte, che cosa c’è che
non va.”
Seguì
un lungo momento di silenzio.
“C’è,
mia cara, che gli uomini volano intorno a te come tanti calabroni attorno a una
pesca matura e… tu li incoraggi.”
“Laura,
dimmi che stai scherzando? E’ uno scherzo che non mi piace!”
“Già,
non ti piace! Neppure a me! Possibile che tutte le persone che incontri,
stravedano per te?”
“Che
cosa vorresti dire?” Miranda cominciava a perdere la pazienza.
“Intendo
dire, bella mia, che mio padre sembra perso per te, Antonio ti venera, e
adesso, pure David… Si può sapere che vai cercando?”
“Ah,
ora capisco! Sei gelosa perché tuo padre e Antonio mi hanno offerto un lavoro
allo studio… ma, per l’amor del cielo, cosa c’entra David?”
“Non ci provare nemmeno a dirmi
che non ti sei.....(tratto dal romanzo L'Odore Profano continua.... )
ciao, Nicla
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