venerdì 8 marzo 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



..... riandava con il pensiero alla notte precedente. Aveva riposato tra le sue braccia, serena come una bimba sicura e fiduciosa. Oh, se solo lui fosse stato lì, anche per pochi istanti, si sarebbe sentita molto meglio. Temeva di non poterlo rivedere, di perderlo, tutta la sua sicurezza, andava scemando. Ebbe la consapevolezza di non esistere, senza il loro amore.
Erano le due del mattino, quando Alois entrò nella sua stanza. Silenziosamente, sfilò la vestaglia, e la raggiunse sotto le lenzuola. Repentinamente, percepì la sua presenza. Era… l’odore fragrante della sua pelle, il calore del suo corpo, mentre l’attirava a sé. Alois l’amò, disperatamente, quasi con furia, come il condannato a morte reclama l’ultimo desiderio.
Giacquero distesi, spossati dalla furia della loro esaltazione amorosa.
“Mirì, ti amo tanto da stare male”, le sussurrò con la bocca sopra alle sue labbra.   “Non ce la faccio, è difficile starti lontano, mi sei entrata nel sangue, mi fai impazzire”.
Miranda non rispose. Era disorientata da quell’amore travolgente che li aveva coinvolti con tanto intenso vigore. Neppure lei, poteva stare senza di lui.
Oramai, erano troppo coinvolti dal loro amore. Tornare indietro sarebbe stato impossibile. Proseguire, sarebbe stato fatale.
Il mattino seguente non lo incontrò per colazione. Era uscito presto.
Laura e Miranda andarono all’Università. Quattro ore di lezione non furono facili da affrontare, soprattutto quando la mente é altrove.
Quando ebbero terminato, decisero per una lunga passeggiata. Faceva un freddo polare, così entrarono in una pasticceria del centro, a sorbire una cioccolata calda.

        (tratto dal romanzo L'Odore Profano     continua....) 

                                                         Nicla




Sì!

  Nicla

giovedì 7 marzo 2013

trato dal romanzo L'Odore Profano



"Sono accadute delle cose che non mi hanno consentito di uscire dallo studio. Soltanto quando sarà possibile te ne parlerò. Prometto. Per ora, meno ne sai e meglio è.”
Miranda, liberato il cuore dalla morsa che lo stringeva, non desiderava altro che sentirlo vicino, poterlo toccare, appoggiarsi al suo petto, forte e avvolgente. Tutto il resto veniva dopo.
Poco più tardi, un colpetto discreto alla porta, lì riportò al presente.
“Sì, entra pure.”
Il loro buon amico entrò. Dai loro volti, ora lucenti, capì di aver reso loro un enorme favore. Ne fu davvero appagato.
“Come posso aiutarvi, dimmi Alois, farò tutto quello che mi chiedi.”
“No, sto abusando sin troppo di te. Ora ritorniamo a casa tutti e tre assieme, e poi… si vedrà.” Sembrava che avesse lasciato in sospeso la frase, in realtà, stava già pensando ad altro. C’era adesso questa nuova causa, si trattava di una storia scottante, che coinvolgeva alcuni personaggi nelle “alte sfere”. Occorreva condurre la cosa con molta discrezione, senza far trapelare nulla, altrimenti si sarebbero trovati tutta la stampa addosso, impedendo loro di muoversi liberamente e con la massima riservatezza. Dovevano riuscirci, a tutti i costi, la posta in gioco era troppo alta.

                               (tratto dal romanzo L'Odore Profano    continua....) 
                                                                  Nicla
 





good morning!



  Nicla