"Sono accadute delle cose che non mi hanno
consentito di uscire dallo studio. Soltanto quando sarà possibile te ne
parlerò. Prometto. Per ora, meno ne sai e meglio è.”
Miranda, liberato il cuore dalla morsa che
lo stringeva, non desiderava altro che sentirlo vicino, poterlo toccare, appoggiarsi
al suo petto, forte e avvolgente. Tutto il resto veniva dopo.
Poco più tardi, un colpetto discreto alla
porta, lì riportò al presente.
“Sì, entra pure.”
Il loro buon amico entrò. Dai loro volti,
ora lucenti, capì di aver reso loro un enorme favore. Ne fu davvero appagato.
“Come posso aiutarvi, dimmi Alois, farò
tutto quello che mi chiedi.”
“No, sto abusando sin troppo di te. Ora
ritorniamo a casa tutti e tre assieme, e poi… si vedrà.” Sembrava che avesse
lasciato in sospeso la frase, in realtà, stava già pensando ad altro. C’era
adesso questa nuova causa, si trattava di una storia scottante, che coinvolgeva
alcuni personaggi nelle “alte sfere”. Occorreva condurre la cosa con molta
discrezione, senza far trapelare nulla, altrimenti si sarebbero trovati tutta
la stampa addosso, impedendo loro di muoversi liberamente e con la massima
riservatezza. Dovevano riuscirci, a tutti i costi, la posta in gioco era troppo
alta.
(tratto dal romanzo L'Odore Profano continua....)
Nicla
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