Nevicò
tutta la notte senza sosta e, al mattino, la città si ritrovò sotto quaranta
centimetri di neve.
Dalla
cucina, provenivano degli odori a dir poco invitanti. La casa si animò di buon
umore.
Fu
servita la colazione nel tinello al primo piano, la tavola imbandita era un
vero spettacolo e, a tutti venne una gran fame. Allegramente gustarono le
prelibatezze preparate da Teresa, mentre commentavano le prodezze della notte
appena trascorsa.
“Sai
che ti dico Alois, dovremmo farle un po’ più spesso, queste piccole pazzie, rallegrano
la vita!” Antonio lo guardò, con aria sorniona.
Giulia
aveva gli occhi brillanti, ed era ancora più bella, aveva uno sguardo sognante.
“Chissà,
voi due che cosa avete combinato stanotte!” Antonio li guardava con occhi
maliziosi, mentre continuava a punzecchiarli.
“Tutta
invidia la tua, mio caro, tutta invidia”. Lo canzonò Alois.
“Guarda
“caro” che oggi in tribunale ti avrò tra le grinfie, sicuramente per gran parte
della mattinata, ci sarà da ridere”. Aggiunse Antonio scherzoso...
tratto dal romanz L'Odore Profano (Continua)
Nicla
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