giovedì 28 febbraio 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



......... la vide così… seducente. Il cuore prese a battere con forza, sentiva lo stomaco contrarsi per la forte emozione che provava. I loro sguardi increduli, si ritrovarono.   Lei, in un istante fu tra le sue braccia, che l’accolsero bramose, cercò la sua bocca, si baciarono a lungo, smaniosi del loro amore.
“Giurami che non accadrà più. Un giorno intero senza tue notizie, nessuno sapeva dov’eri, non hai pensato a me, a come mi sentivo male”, finì queste ultime parole tra i singhiozzi. Lui la teneva tra le braccia, baciandola dove capitava, bevendo, assetato, le sue lacrime.
“Amore mio dolce, contavo molto su Antonio. Io non potevo chiamarti. Sono accadute delle cose che non mi hanno consentito di uscire dallo studio e, di chiamarti. Solamente quando sarà possibile te ne parlerò. Prometto. Per ora, meno ne sai e meglio è.”
Miranda, liberato il cuore dalla morsa che lo stringeva, non desiderava altro che sentirlo vicino, poterlo toccare, appoggiarsi al suo petto, forte e avvolgente. Tutto il resto veniva dopo.
Poco più tardi, un colpetto discreto alla porta, lì riportò al presente.
“Sì, entra pure.”
Il loro buon amico entrò. Dai loro volti, ora lucenti, capì di aver reso loro un enorme favore. Ne fu davvero appagato.
“Come posso aiutarvi, dimmi Alois, farò tutto quello che mi chiedi.”
“No, sto abusando sin troppo di te. Ora ritorniamo a casa tutti e tre assieme, e poi si vedrà.” Sembrava che avesse lasciato in sospeso la frase, in realtà, stava già......

                                        (tratto dal romanzo L'Odore Profano,    continua...)

                                               good morning... Nicla

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