... in
quell’attimo le fu tutto chiaro.
Sentì
l’amaro gusto della sconfitta. Conosceva bene Alois, e sapeva che se voleva davvero
una cosa, niente e nessuno al mondo lo avrebbe convinto a rinunciarvi.
Il
suo mondo perfetto andava in frantumi.
Giulia
aveva organizzato quel viaggio in Africa sperando che lui le dicesse: “Parto
con te”, o, perché no, sperando che lui sentisse la sua mancanza.
Ora
quel viaggio le serviva per fuggire da quella disfatta.
Più
il tempo scorreva, più si rendeva sempre più conto di quel disastro. Lui amava
una donna che non era lei!
Era
semplicemente inverosimile: lei era la sua amante, appagava ogni suo desiderio…
lei, era la moglie perfetta, la confidente e… molto di più! Dove, dove aveva
sbagliato? Non riusciva a trovare una falla nel loro rapporto. Ne avrebbe avuto
di tempo per scoprire il perché.
Chiamò
Teresa, accantonò i sui pensieri e diede disposizioni per la cena.
“Adesso
non ci voglio pensare. Farò una bella doccia, mi vestirò con estrema cura,
chissà, forse ho corso un po’ troppo con la fantasia. Starò a vedere questa
sera a cena… come andrà.”
Nel
frattempo arrivò Laura, che corse in camera sua. Anche lei era stata per
negozi, ed era stracarica di pacchetti e borse.
Miranda
ed Alois, dopo l’amore, avevano richiuso casa. Ora viaggiavano nel traffico
cittadino, in direzione dello studio.
Antonio
li aspettava giù. Salì in macchina, ringraziandoli con garbo ed ironia di
essere passati almeno a prenderlo.
Portarono
la macchina in garage, e finirono al Caffè Cavour per l’aperitivo. Verso le
sette e mezzo della sera decisero di avviarsi verso casa.
Come sempre, tutto era
pronto. Giulia li ricevette nel saloncino verde, dove li... (tratto dal romanzo L'Odore Profano continua... )
ciao, Nicla
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