Giulia
si diresse verso casa, carica dei nuovi acquisti. Suonò il campanello e pensò
che non lo aveva mai fatto prima. Venne Teresa ad aprire, la liberò subito dai
pacchetti e borse varie.
“Signora,
poteva telefonarmi, le sarei venuta incontro per aiutarla, come al solito”, la
rimproverò garbatamente Teresa.
Giulia
non rispose, in quel momento era sommersa dai pensieri più vari, per quanto
tempo ancora sarebbe rimasta in quella casa?
Conosceva
bene Alois, sentiva di averlo perduto, capiva che lui non la voleva più,
probabilmente c’era un’altra. Non era, come diceva Antonio, preoccupato per il
nuovo processo. Lei, lo conosceva bene. Era chiaro che un fatto nuovo doveva
essere accaduto, un fatto rilevante, importante, che lo aveva portato lontano
da lei. Mai, prima di allora, Alois, si era comportato così. Era sempre stato
un uomo passionale, avevano un’intesa sessuale notevole, lui aveva fatto sempre
l’amore con lei, tutti i giorni, non riusciva a tenerlo lontano, il sesso era
una cosa irrinunciabile per lui. Ed ecco che tutto a un tratto, lui non voleva
più farsi nemmeno toccare da lei. Alois impazziva per i suoi giochi erotici…
Sicuramente
c’era un’altra. Ma, quando? E come? Era sempre con Antonio, a lavorare. E poi,
qualche notte prima, non era forse salito in camera da letto mentre lei stava
dormendo, e aveva fatto sesso con lei, come non mai? L’aveva posseduta in modo rude…
con forza e, lei… le era piaciuto da morire. Il mattino dopo se n’era andato
prima del suo risveglio, come una canaglia.
“Sì, non può essere che
così,” pensò Giulia tra sé, ”c’è un’altra donna, altrimenti...(tratto dal romanzo L'Odore Profano continua... )
Nicla
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