Era
davvero tutto così… bello! Aiuole ricche di fiori coloratissimi ovunque, i
raffinati layouts. Sparse qua e là con ottimo buon gusto c’erano
delle accoglienti poltrone di bambù dotate di soffici cuscini che invitavano al
relax, gli ombrelloni in legno di tek costituivano degli ottimi ripari dal
sole. Alcune persone già sorseggiavano variopinti cocktails. C’erano poi degli alberi molto
grandi con chioma a forma d’ombrello, Giulia pensò che fossero dei mopano ma,
non ne era certa. I Suoni e, strani rumori
echeggiavano in lontananza. Erano i suoni della savana.
La
cena fu strepitosa. Un’ottima cucina internazionale era in grado di soddisfare ogni
ospite del Resort.
Un buffet d’eccellenza, situato al centro di un altrettanto ampio gazebo, i cui
piatti invitanti e odorosi di spezie costituivano solo l’antipasto. Di lato, in
un altro gazebo, sei cuochi preparavano al momento i piatti caldi. Era davvero
un trionfo di luci, di colori e, di odori. La musica arrivava dal giardino,
completamente illuminato da enormi candele. Ragazze indigene, con costumi
locali dai mille colori, cantavano e danzavano, per il piacere degli ospiti.
Era
molto tardi quando Giulia si ritirò, non prima di aver salutato diverse persone
con le quali aveva familiarizzato, e con le quali stava bene. L’indomani
sarebbero partiti per un’escursione nell’area protetta dove vivevano i molti elefanti
della riserva.
Si
sentiva… tranquilla. Aveva lasciato tutti i suoi problemi alle spalle. Aveva
bisogno di riprendere forza e serenità. L’aspettava un periodo di totali
cambiamenti, e di inevitabili sofferenze.
Dormì
di un sonno profondo, pieno di fantasmi, e suoni sconosciuti. Si svegliò all’improvviso.
Si sedette sul letto. Dalle spesse tende tirate filtravano i raggi vividi del
sole. Si stupì, di sentirsi così bene, come la sera precedente. Lo stesso
piacevole benessere l’avvolgeva come un telo di seta. Sentì bussare alla porta,
si alzò e si diresse verso l’anticamera.
“Sì?”
“Miss,
sono Nzouni”. Rispose la voce fuori, era uno dei servitori di colore addetto al
suo alloggio.
Aprì
la porta, si scostò, il ragazzo portava un gran vassoio con la colazione che
depose sul tavolo del minuscolo salottino. Giulia chiese a che ora sarebbero
partiti per la spedizione e, dopo che ebbe avuto tutte le informazioni che
desiderava, allungò al ragazzo una banconota. Questi uscì arretrando
profondendosi in numerosi inchini.
(tratto dal romanzo "L'Odore Profano continua... )
kisses... Nicla
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