sabato 6 aprile 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano

“Sì?”
“Buon giorno Alois, spero di non averti disturbato. Ho bisogno di parlare con te prima della mia partenza”, disse Giulia tutto d’un fiato.
“D’accordo. Vieni da me, in studio. Non posso muovermi fino a stasera, no… dopo, esco per cena. Non posso rifiutare l’invito di Antonio.”
“Va bene verso le tre del pomeriggio?”
“Ti aspetto, a presto.”
Non nascose la cosa a Miranda, ma la pregò di restare nello studio di Antonio e continuare il suo lavoro.
Alle tre precise arrivò Giulia.
La segretaria la fece accomodare nello studio di Alois.
Lui, quando la moglie entrò, si alzò in piedi, le andò incontro salutandola e la fece accomodare sulla poltrona di fronte alla scrivania. Lui si sedette sulla sedia accanto a lei.
“Qui, possiamo parlare in tranquillità. Nessuno verrà a disturbarci.
“Alois, voglio la verità, tutta, senza nessuna omissione.”
“Si, te lo avrei chiesto io un incontro prima della tua partenza, ma dato che mi hai anticipato… meglio così.”
“Vuoi la separazione, Alois?”
“Sì.”
“C’è un’altra donna nella tua vita?”
“Sì.”
“L’avevo intuito, la conosco?”
“Sì.”
“Intendi vivere con lei?”
“Sì.”
“E tutto questo è avvenuto in così breve tempo? Non riesco a immaginare un fatto del genere.”
“Io l’amo.”
“Questo è pacifico, tu non sei uomo da avventure.”
“Presenterò l’istanza di separazione. Trovati un avvocato.”
“Sei certo che è quello che vuoi? Potremmo parlarne al mio ritorno…”
“Mi spiace Giulia. E’ successo. Non so come, non so perché, ma è successo e, non intendo perdere nemmeno un giorno. Non è assolutamente colpa tua, te lo assicuro, se questo ti può far sentire meglio… Sai, alle volte capitano delle cose ineluttabili, non è colpa di nessuno, accadono e… basta!”
“Capisco, è una cosa molto seria.”
“Si, molto seria, importante come la mia stessa vita. Potrei dirti che mi dispiace, che sono addolorato ma, ti dico solo una cosa: sei stata un’ottima compagna di vita, sono stato felice con te. Ma… ora c’è lei, e per me lei è la vita!”
“Che tu possa trovare tutta la felicità che meriti.”
Era davvero la fine, Giulia non ci capiva più niente, era tutto così….inverosimile!

     (tratto dal romanzo L'Odore Profano      continua.... )  Nicla

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